UNO DI NOI
Intervista con il Vescovo Basil Osborne
Di P. John Jillions e P. John Shimchick
Da: Jacob's Well, inverno 1997
Vive a pochi isolati di
distanza dalla Chiesa della Santa Trinità e dell'Annunciazione a
Oxford, dove serve assieme al Vescovo Kallistos (Ware) di Diokleia in una
chiesa che è la casa di due parrocchie, una appartenente al Patriarcato
di Mosca e l'altra al Patriarcato di Costantinopoli. Come Vescovo di Sergievo,
aiuta ad amministrare la Diocesi Ortodossa Russa di Surozh, guidata dal
Metropolita Anthony (Bloom). È stato alla sua residenza che abbiamo
pranzato con il Vescovo Basil Osborne, e abbiamo sentito il racconto della
sua vita, e della vita della Chiesa Ortodossa in Inghilterra.
Come
molti che prima di lui hanno fatto dell'Inghilterra la propria casa permanente,
il Vescovo Basil è di fatto un americano trapiantato. È nato
ad Alessandria d'Egitto nel 1938, dove erano nati anche suo padre e sua
nonna. Uno dei suoi primi ricordi è quello del viaggio di dieci
settimane verso gli Stati Uniti nel 1941, su una nave a vapore egiziana,
con sua madre e sua sorella. Suo padre aveva cercato di raggiungere gli
Stati Uniti prima, nel 1940, ma i tedeschi stavano distruggendo tutte le
navi, e così quando la sua nave fu fermata da un incursore tedesco,
l'Atlantis, tutti i passeggeri furono riportati in Europa e la nave
fu affondata. Suo padre, essendo di origine cecoslovacca, fu inviato in
Germania, dove passò il resto della guerra. Oggi ha 91 anni e vive
ancora a Buffalo, NY, dove alla fine si stabilì la famiglia.
I
suoi genitori erano protestanti, ma spesso, come coloro che non hanno un
legame con una particolare chiesa, traslocare da un luogo all'altro significava
pure passare sotto una chiesa diversa. Quella che ricorda meglio è
la chiesa presbiteriana che frequentò durante la scuola superiore,
dai 13 ai 16 anni, anche se alla fine abbandonò del tutto la vita
della chiesa fino a quando andò al college. Là incontrò
un prete ortodosso, Padre Michael Gelsinger, che aveva una piccola parrocchia
(la Chiesa della Teofania), ed era professore di lettere classiche all'Università
di Buffalo, dove stava facendo il lavoro della tesi. Frequentò il
corso di Greco del Nuovo Testamento, che Padre Michael teneva a casa sua,
indossando la tonaca, e circondato da icone. Padre Michael era un ottimo
insegnante e un uomo interessante, e così iniziò a frequentare
la Chiesa Ortodossa, nella quale a suo tempo fu cresimato. Naturalmente
una delle prime domande che uno si sente fare in chiesa è "Sai cantare?",
e così rimase diversi anni nel coro finché completò
i suoi studi universitari.
Ci
fu una pausa negli studi quando fece il servizio militare e fu mandato
in Europa. Là incontrò Rachel, che sposò nel 1962.
Tornato a Buffalo, terminò i suoi studi di laurea, e quindi continuò
con un dottorato in lettere classiche all'Università di Cincinnati.
Era interessato alla poesia liturgica, e nel 1966 giunse a Oxford per studiare
per un anno con Constantine Tripanis, ordinario di Greco bizantino a Oxford,
che lavorava su Romano il Melode. Questo lo coinvolse con la vita della
parrocchia russa e gli fece incontrare il Metropolita Anthony (Bloom),
che lo ordinò diacono nel 1969. Fu in grado si completare le ricerche
mentre viveva a Oxford, e di passare quattro estati in siti archeologici
della Grecia per conto dell'Università di Cincinnati.
Nel
1970 nacque il suo figlio maggiore, Jacob (Jake). Assieme a Rachel stava
progettando di tornare negli Stati Uniti in cerca di lavoro, e per questo
avevano comprato biglietti di sola andata. Ma pochi giorni prima di lasciare
l'Inghilterra, senza alcuna prospettiva chiara di casa o lavoro, cambiarono
idea e decisero di comprare biglietti di andata e ritorno. Volevano rimanere
con il Metropolita Anthony e servire la Chiesa in Inghilterra. Chiamando
al telefono il Metropolita Anthony, gli disse che sarebbero andati negli
Stati Uniti per l'estate, ma che sarebbero tornati in Inghilterra senza
prospettive di un posto in cui abitare. Poche settimane dopo, quando erano
già negli Stati Uniti, il Metropolita chiamò per dire che
c'era un posto disponibile per loro: aveva preso accordi per un lavoro
alla St. Simeon's House, un collegio per ragazzi ortodossi presso l'Ampleforth
College (un istituto cattolico romano), istituito con fondi del Vaticano
come gesto ecumenico, sotto la direzione di Padre Vladimir Rodzianko (divenuto
in seguito Vescovo con il nome di Basil), di cui darebbero stati assistenti.
Vivevano in una roulotte con una stufa a carbone per riscaldamento, e quindi
traslocarono in un cottage in rovina.
Nel
1973, la loro vita ebbe un'altra svolta. La parrocchia di Oxford fece una
petizione al Metropolita Anthony per farlo ordinare come proprio prete,
e il Metropolita chiese se era d'accordo. Era una decisione difficile,
ma decisero di accettare. Pochi giorni dopo ricevettero una telefonata
dall'Università di Cincinnati. Era appena morto un membro del dipartimento
di studi classici: avrebbe voluto tornare per prendere il suo posto? Decise
di no, e fu ordinato prete nel 1973, nella festa della Santa Protezione.
Oggi
a Oxford c'è un singolo edificio ecclesiastico e un singolo programma
di funzioni condivise dalla comunità greca e russa, ma ci sono due
comunità, due consigli parrocchiali e due vescovi diocesani [il
Metropolita Anthony e l'Arcivescovo Gregorios]. Ma in origine la parrocchia
era parte della Diocesi Russa di Surozh. Le funzioni mensili dei greci
erano iniziate nel 1966 con l'arrivo dell'allora Padre Kallistos, ma non
fu che nel 1972 che fu formalizzata la relazione tra le comunità
greca e russa. Entrambe hanno cura dell'edificio della chiesa, la cui proprietà
è della Casa di San Gregorio e Santa Macrina, e concessa in perpetuo
alla Comunità ortodossa di Oxford. Nessuna comunità ha il
predominio nell'edificio. In questo modo è salvaguardato il carattere
congiunto della parrocchia.
La
parrocchia russa forniva l'alloggio e uno stipendio di 35 sterline al mese,
con la promessa che avrebbero dato di più quando possibile. E di
fatto, così avvenne entro dieci anni, e in tal modo egli fu in grado
di fare gradualmente un lavoro pastorale a tempo pieno e a terminare gli
altri lavori part-time di cui aveva bisogno per mantenere la sua famiglia:
lavoro di redazione, traduzioni dal greco, e molto giardinaggio.
Nel
1975 Rachel si ammalò di cancro. A quel tempo suo figlio Jake aveva
5 anni e Michael 3 - sua figlia Mary sarebbe nata l'anno seguente. Rachel,
dopo una lunga sofferenza, morì nel 1990. Padre Basil fu consacrato
vescovo nel 1993. Che possiamo dire della vita delle chiese ortodosse in
Inghilterra? La loro storia è piuttosto recente, dato che per la
maggior parte sono state formate dopo la Seconda Guerra Mondiale. Prima
di quel tempo esistevano una comunità russa molto piccola e poche
comunità greche a Londra e nei porti attorno all'Inghilterra. Ma
ci fu una grande crescita negli anni '50 e '60, soprattutto con l'influsso
dei ciprioti. L'ottantacinque per cento degli ortodossi in Inghilterra
sono probabilmente di origine greco-cipriota. Vi sono inoltre russi, romeni,
georgiani, bulgari, antiocheni, copti, etiopi e altri.
La
Diocesi di Surozh ha compreso la propria missione in diversi modi. Dapprima,
ha riconosciuto il bisogno di curare la comunità russa, e quindi
di fare in modo che la Chiesa Ortodossa sviluppi in Inghilterra un posto
a se stante, non semplicemente come comunità etnica. Molti hanno
notato che quando il Metropolita Anthony parla ai non ortodossi, non inizia
a parlare dell'Ortodossia, ma parla invece del Vangelo e lascia che essi
decidano se questo ha qualcosa a che fare con l'Ortodossia. Il Metropolita
insiste sul fatto che la missione sia graduale. Ed è disposto a
prendersi dei rischi con le parrocchie piccole. Sicuramente, questo può
dare l'impressione che nessuno "faccia qualcosa" per la missione. Ma il
vescovo Basil sostiene che "Stiamo crescendo quanto più in fretta
possibile: ancora più in fretta, e avremo difficoltà di assimilazione."
Dice di essere generalmente contrario alle conversioni di massa: "Trattiamo
con le persone una a una, in parte per il bisogno di assimilazione e del
mantenimento della continuità. Ma possiamo permetterci di correre
rischi, non è necessario avere ragione ogni volta. Nel campo degli
affari, se hai ragione il51% delle
volte, hai ragione in generale. E la missione non dipende semplicemente
dalla nostra attività. Il coinvolgimento di Dio importa molto più
di ciò che noi compiamo come individui." "Che dire della formazione
e della vita del clero?" Egli sostiene che, all'inizio, "è importante
imparare semplicemente a celebrare le funzioni in un modo che sia ortodosso."
Questo è soprattutto importante per il fatto che la maggior parte
del clero della diocesi, come la maggior parte dei loro fedeli in generale,
proviene da ambienti non ortodossi. E sapere come trattare le persone non
cresciute in chiesa è essenziale. "Ma," aggiunge, "non è
una questione di rubriche: significa sentirsi al posto giusto, rilassati,
a casa propria. Questo è duro da raggiungere, specialmente per i
convertiti." La seconda preoccupazione è la relazione tra prete
e parrocchia. "È così facile imporre un clericalismo," fa
notare, "<<questa è la mia parrocchia e faremo così,>>
invece di farlo insieme. Ci vuole tempo per imparare a fare le cose insieme.
Il compito principale del prete è di mettere in grado la comunità
di pregare assieme. Ma c'è anche bisogno che il prete ascolti gli
altri membri della parrocchia." Osserva che, in questo caso, ci sono state
molte voci sagge nella parrocchia di Oxford: gli Zernov (Nicholas e Militsa),
gli Obolensky (Dimitri) e altri. In terzo luogo, c'è bisogno della
conversione del prete stesso. [Nota: Ricordiamo che nella Diocesi
di Surozh, i candidati all'ordinazione vengono normalmente dai ranghi della
parrocchia che hanno servito come laici per alcuni anni. Sono ordinati
per servire la loro stessa comunità come diaconi e preti dopo un
periodo di guida da parte del vescovo e di esperienza comune con il resto
del clero diocesano. Non c'è alcun seminario in Inghilterra, anche
se alcuni candidati hanno avuto in qualche momento della loro vita un'istruzione
teologica formale presso altri seminari ortodossi, all'università
e/o attraverso programmi anglicani di addestramento del clero. Quasi tutti
hanno lavori a tempo pieno accanto al loro ministero parrocchiale.]
Infine,
che cosa si può fare quando i preti si scoraggiano? Qui la risposta
del Vescovo Basil si applica a tutti i membri del clero, a prescindere
da dove vivano: "I preti si scoraggiano spesso. Soprattutto in parrocchie
piccole, come quelle che abbiamo qui, i preti possono prendere su di sé
l'intero fardello della parrocchia. E ci sono parrocchie che sono piuttosto
felici di lasciare che qualcuno porti da solo l'intero fardello. Questo
è sbagliato e può essere disastroso sia per il prete che
per la parrocchia. La maggior parte dei nostri preti hanno altri lavori
a tempo pieno, e questo può sopraffarli. Va tutto bene quando sei
giovane - 30 o 40 - ma quando arrivi ai 55 è difficile continuare.
Lo sforzo può essere insopportabile. C'è bisogno di estendere
il fardello della vita parrocchiale. Ma anche i preti hanno bisogno di
essere più disposti a lasciare che la comunità porti una
parte del peso. Infine, dobbiamo capire che il presbiterio è un'entità
collegiale, dove portiamo i pesi gli uni degli altri. Nessuno dovrebbe
sentirsi solo."
Il
Vescovo Basil è uno di noi. In lui possiamo riconoscere non solo
uno dei nostri compaesani [L'articolo è scritto da due preti ortodossi
americani - N.d.T.] , ma anche un vescovo sensibile, intelligente
e versatile, che cerca di presentare la Fede Ortodossa in modi che vengono
incontro sia ai bisogni pastorali del suo gregge, sia alla ricerca spirituale
di quanti vivono nel paese da lui adottato.
_______________________________
Il
Vescovo Basil è redattore di Sourozh, trimestrale pubblicato
dalla Diocesi Russa Patriarcale di Surozh. Sono disponibili diverse raccolte
dei suoi sermoni, tra cui:
*
Bishop Basil of Sergievo, The Light of Christ: Sermons for the Great
Fast (II edizione ampliata), 98 pp.
Il
testo esplora il valore della Grande Quaresima come opportunità
per ritornare a Dio, come si osserva la Quaresima a livello personale e
dove dovrebbe condurre. Portandoci attraverso i testi assegnati al ciclo
quaresimale, incluse le settimane di preparazione, questi sermoni concisi
ma profondi indicano la più autentica rilevanza spirituale di tali
testi per ciascuno di noi oggi. Un testo di grande valore per i gruppi
di studio quaresimali e come lettura spirituale per tutto l'anno.
*
Bishop Basil of Sergievo, Speaking of the Kingdom: The Coming of the
Eighth Day, 87pp.
In
21 sermoni nel corso dell'anno della Chiesa, Il Vescovo Basil prende passi
familiari del Vangelo e trae da loro intuizioni nuove per comprendere i
misteri dell'Ottavo Giorno, il Regno dei Cieli di cui parla Cristo. I titoli
dei sermoni includono "La libertà nel Regno," "Il Sabato e l'Ottavo
Giorno," "Predicare il Vangelo a tutta la creazione," "Perdonare è
ricevere." Un'utile risorsa per lapredicazione
e un tesoro per cristiani ortodossi e non ortodossi nelle loro meditazioni
sui Vangeli.